LA TUA ASSENZA È TENEBRA
Islanda, Fiordi occidentali, un uomo si ritrova nella chiesetta di un villaggio sperduto senza sapere come ci è arrivato né perché. Una lapide nel piccolo cimitero lo colpisce: «La tua assenza è tenebra.» È la figlia della defunta ad accompagnarlo nell’unico albergo della zona, dove tutti sembrano conoscerlo e Sóley, la proprietaria, lo accoglie come un amore ritrovato, mentre lui non ricorda neppure il proprio nome. Errori, debolezze, scelte impossibili e rinunce si avvicendano in una maldestra ricerca della felicità, riverberandosi nelle note che come una colonna sonora accompagnano ogni pagina, da Elvis a Nick Cave, da Nina Simone a Bach. Mentre il narratore che ricorda e racconta ci trasporta in una zona di confine tra vita, memoria e poesia che riesce a sfidare le leggi del tempo: «Scrivi. E non dimenticheremo. Scrivi. E non saremo dimenticati. Scrivi. Perché la morte è solo un altro nome per l’oblio.»
A parte questo, il fiordo ha bisogno di una persona come te. Aldís: Che persona sono? Skúli: Una persona che ha il coraggio di piantare tutto per uno sguardo. Finché c’è qualcuno che lo fa, la vita non si fossilizza.
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
Tieni a mente che talvolta le domande sono vita, e le risposte morte, quindi attento a dove metti i piedi, caro mio!
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
Per quanto tempo siamo quel che siamo, per quale motivo la vita non dovrebbe trasformarti di continuo – cioè, sempre che tu sia sufficientemente vivo – quando si smette di essere un pastore o un rapinatore e si diventa qualcos’altro? Se esistono delle domande, non dovremmo trovare anche le risposte?
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
Non conosco i dettagli e certi ricordi mi tornano alla mente in frammenti. Forse non esiste nemmeno un quadro completo. Forse la vita si trova soltanto nei frammenti.
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
Lui legge biografie, libri di storia, ascolta musica, si tuffa in un passato svanito da tempo, si immerge nella vita degli altri. Quando la vita si ferma, dice, si vive negli altri.
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
Il passato, pertanto,
ce lo portiamo costantemente dentro.
È un continente invisibile, misterioso, che talvolta si lascia percepire tra il sonno e la veglia.
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
La maggior parte delle persone sceglie di capire il minimo possibile, lo sai bene. Comprendere purtroppo significa anche un certo numero di cose gravose, prendere posizione, prendersi le proprie responsabilità, invece i pregiudizi e l’indifferenza ti facilitano parecchio la vita. La vita diventa sempre più complessa, quando si cerca di capire le cose.
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
Lei ride nell’altra stanza. Senza dubbio si possono costruire interi mondi, su una risata. Interi universi. Un dio che non ride mai non può essere onnipotente.
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
Mi sentivo come se fosse stato il destino a farci incontrare, per salvarci a vicenda da quell’inferno in cui ci trovavamo entrambi prigionieri.
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
Fa’ attenzione, amore mio – la cosa peggiore di tutte è morire così piano che quasi non te ne accorgi...
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
@sooft_light
Non si può chiamare vita se seguiamo sempre lo stesso percorso, se non usciamo mai dal sentiero battuto
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
@sooft_light
Chi sa tutto non può scrivere. Chi sa tutto perde la capacità di vivere, perché è l’incertezza che spinge l’essere umano ad andare avanti.
La tua assenza è tenebra
Jon Kalman Stefánsson
@sooft_light
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